La storia dello sfruttamento degli alpeggi in Val d’Ossola è documentata fin da prima dell’anno Mille. La montagna ossolana offre, anche ad alta quota, distese ampie e ben riparate dai venti per il pascolo degli animali, e da queste caratteristiche gli alpigiani locali attraverso i secoli hanno saputo trarre formaggi di grandissimo pregio. Tra i molti alpeggi ossolani che si distinguono per la ricchezza delle erbe e per la spontaneità dei prati vi è senz'altro la Punta Forcoletta (1.785 mt.). Produzioni limitate, lavorate nei mesi estivi a cominciare dalle prime erbe fino al termine dell'estate.
Animali liberi al pascolo, prati a crescita spontanea ed impiego di strumenti tradizionali: il Protocollo Guffanti, insomma!